Ecobonus e pitture per privati: come cambia il settore vernici dopo la crisi sanitaria

La crisi economica dovuta a Covid-19 è innegabile: i dati parlano di enormi perdite in quasi tutti i settori produttivi, in tutto il mondo. Ci si aspettava che l’enormemente frastagliato mercato delle vernici italiane, con le sue 600 aziende -in gran parte piccole e piccolissime-, subisse un contraccolpo pericoloso: e invece, così non è stato.

I vertici di Cromas, azienda leader specializzata nella produzione di vernici destinate vari settori d’impiego ci hanno spiegato come è stato possibile, e le risposte sono due: Ecobonus e modifiche di redditività.

Cambiano gli acquirenti: non aziende, ma privati

Durante i mesi di bassa produttività e di vendite limitate è stato chiaro quale settore si sarebbe affossato per primo: quello dei cantieri edili. Impossibilitati a lavorare e con commesse e pagamenti bloccati non hanno ovviamente acquistato vernici per esterno, e questa produzione si è quasi subito interrotta (fatto salvo per le aziende che hanno deciso di rischiare e fare scorte per il momento della ripresa).

Qualcun altro ha invece approfittato delle ore di lavoro ridotte, della cassa integrazione o dello smartworking: i privati. Con per le mani un po’ di tempo libero in più, moltissimi hanno approfittato per dedicarsi al fai-da-te. Il settore delle vernici per interno ha subito un contraccolpo minimo, se pensiamo a tantissime altre aziende che invece hanno pagato uno scotto pesante, come quelle del settore turismo, ristorazione, abbigliamento, auto e motoveicoli. Si difende decisamente anche il settore delle vernici decorative: chi ha avuto tempo di dedicarsi alla propria passione ne ha approfittato per rimodernare un mobile, terminare un vecchio progetto, lavorare su un pezzo d’arredo per la casa.

E la forza dei privati ha consolidato anche un altro aspetto importante: i clienti, magari alle prese con il proprio primo progetto, si sono affidati a produttori e rivenditori per acquistare il giusto prodotto per il proprio passatempo, rafforzando uno dei punti di forza di quelle 600 piccole aziende che operano sul nostro territorio, cioè la vicinanza con la clientela e la possibilità di creare reti affidabili e solide di buoni rapporti con l’utenza.

L’Ecobonus 2020-2021: un’opportunità preziosa per le aziende

L’Ecobonus 2020 è stata una delle prime misure di ammortizzazione economica promossa dal Governo italiano all’inizio della crisi: dopo qualche trattativa si è arrivati ad un convenientissimo 110% di sconto, che si traduce in grandi risparmi per le famiglie e le società richiedenti e con la possibilità di mantenere vivo e attivo il settore per i produttori e i fornitori.

Chi approfitterà dell’Ecobonus fino al dicembre 2021 (ricordiamo che è entrato in vigore nel luglio 2020) contribuirà dunque a sostenere il mercato delle vernici, indispensabili al settore e in particolari condizioni assimilabili ad interventi di miglioria ecologica ed energetica. Insomma, un vantaggio su tutti i livelli:

  • Le aziende, produttrici, fornitrici ed utilizzatrici possono continuare a lavorare, senza dover usufruire di gravosi interventi di cassa integrazione
  • I dipendenti evitano i problemi dovuti alla cassa integrazione, per ritardi, burocrazia e difficoltà economiche
  • I clienti risparmiano le ingenti quantità di denaro usualmente necessarie per le ristrutturazioni
  • Esisterà una generazione di edifici e luoghi abitativi rimodernati, con migliori caratteristiche ecologiche, che limiteranno inquinamento e sprechi e saranno la fortuna economica dei proprietari, in futuro