Diritti e doveri del medico di base

Se si pensa all’assistenza sanitaria italiana, non è difficile individuare le figure che più di tutte le altre ne rappresentano l’esistenza: oltre al pediatra, spicca il medico di base. A differenza di altre figure professionali in questo ambito, sia il pediatra che il medico di base, conosciuto anche come “di famiglia”, svolgono la propria attività basandosi su una convenzione con il Servizio Sanitario facendo da ponte tra quest’ultimo e i pazienti.

Il medico di base, nello specifico, si trova a dover rivestire un ruolo di fondamentale importanza nella valutazione di cure, accertamenti ed eventuali visite specialistiche da suggerire al suo paziente. Ogni tipo di assistenza che fornirà, compresa l’erogazione di cure farmacologiche particolari, farà sempre capo alla situazione soggettiva del paziente.

Per questa ragione, il rapporto con il medico di base è il risultato di una conoscenza approfondita e pregressa che viene a costruirsi nel tempo con ciascun paziente, facendo riferimento non solo all’anamnesi del momento ma ad una serie di costanti – quali il loro stile di vita e l’ambiente in cui vivono – che guidano questa figura professionale nei suggerimenti su terapie specifiche da condividere.

Medico di base: quali sono i suoi compiti

Chiarito l’assunto essenziale da cui partire, legato al fatto che tra medico e paziente debba esserci un rapporto di fiducia reciproca, la scelta del medico di base non è imposta da terzi. L’Asl, infatti, non ha potere decisionale a riguardo: compiuti i 14 anni d’età, saranno le persone stesse a dover decretare – nella rosa dei medici convenzionati disponibili – quello che fa al caso proprio. La lista in questione da consultare viene in genere esposta al pubblico presso gli uffici dell’Azienda Sanitaria locale.

Per scegliere il medico di base ci si deve muovere necessariamente entro il proprio comune di residenza o domicilio: nel caso in cui quest’ultimo fosse diverso dal primo perché temporaneo a causa di motivi lavorativi, di studio o di altro genere, oltre i 3 mesi di permanenza.

Tra le clausole del medico di base, si evince quella della gestione massima di 1500 assistiti e dell’apertura del suo studio medico per un limite di 5 giorni alla settimana in fasce orarie specifiche.

I suoi compiti, invece, riguardano l’obbligo che in primis deve mantenere nell’effettuare visite ambulatoriali e domiciliari gratuite. A seguire, l’aggiornamento della scheda clinica dei pazienti, nel rispetto di eventuali patologie croniche, e il rilascio di certificazioni mediche per varie idoneità: rientro a scuola e a lavoro, svolgimento di attività sportive ecc.

Anche il medico di base è obbligato a stipulare una polizza di rc professionale in base alle Legge 14/09/2011 n° 148. In questi casi, meglio rivolgersi a portali che offrono soluzioni mirate proprio per la categoria dei medici di famiglia, come potete trovare su https://rcmedici.eu/assicurazione-professionale-medici/assicurazione-medico-di-base/

Come funzionano gli appuntamenti

Per quanto riguarda gli appuntamenti, per fissarli basterà procedere telefonicamente per la prenotazione o con altre modalità qualora fosse possibile.

È opportuno tenere presente però che il medico di base sia di solito contattabile durante gli orari stabiliti di ambulatorio secondo gli accordi e che non sia comunque tenuto ad essere reperibile nei casi urgenti; situazioni che verrebbero prese in carico invece dal Pronto soccorso. Per impellenze particolari, se non dovesse essere disponibile, ci si può rivolgere ad eventuali medici associati per prestazioni appunto specifiche e tempestive.

Le visite domiciliari sono sempre gratuite, ma sarà il medico di base – valutando la situazione – a decidere se accogliere la richiesta o indicare al paziente di giungere in ambulatorio per una visita. Sulle tempistiche, invece, il medico di base può effettuare la visita entro le 12 ore dalla chiamata ricevuta. Nei giorni prefestivi si sfruttano le medesime disposizioni valevole per il sabato, rispettando però l’obbligo di dover svolgere attività ambulatoriale nelle situazioni in cui di solito la si perpetrasse nel corso della mattinata.