Quando la pasta è stata al centro del cinema italiano

Un americano a Roma – Miseria e nobilità – Anche gli angeli mangiano fagioli – Quo vado

In quanto italiani, la pasta è un cibo che almeno in uno dei nostri pasti quotidiani non può proprio mancare. Vederla a tavola ci riempie di gioia e stuzzica continuamente il nostro palato. La pasta fa da contorno a dei momenti in cui possiamo lasciar da parte le preoccupazioni e le ansie di tutti i giorni per goderci un pranzo o una cena insieme alle persone a cui vogliamo bene.

Questa passione degli abitanti del Belpaese verso la pasta ha spinto molti registi nostrani a renderla protagonista in delle scene che sono entrate a far parte della storia del cinema. Nella maggior parte dei casi, la volontà è quella di rappresentare sul grande schermo delle situazioni di vita quotidiana, anche comiche, che almeno una volta nella vita abbiamo vissuto.

In questo articolo andremo a vedere quali sono i film italiani in cui la pasta ha giocato un ruolo centrale per rendere iconica una determinata scena e imprimerla nella memoria comune.

Un americano a Roma

Fra le pellicole più famose in cui la pasta ha assunto un ruolo centrale c’è sicuramente Un americano a Roma che vede alla regia Stefano Vanzina e tra gli attori il compianto Alberto Sordi, così amato dal pubblico italiano per la sua comicità e abilità nel recitare. La celebre frase <<Maccarone…m’hai provocato e io te distruggo adesso, maccarone! Io mo te mangio>> è, senza dubbio, tra le citazioni che più vengono ricordate nel panorama cinematografico italiano.

In questo film del 1954 Alberto Sordi, che veste i panni di Fernando Moriconi, detto Nando, si ritrova in una Roma in cui l’influenza americana, propagata nel periodo del dopoguerra, si fa sentire e si estende a diversi ambiti della società.

Perciò, il protagonista del film cerca in tutti i modi di calarsi in questo contesto e di assomigliare ai suoi idoli americani. Abbozza un accento inglese, più americano-maccheronico potremmo dire, si veste come se fosse dall’altra parte del mondo, ma si rende conto che, forse, le tradizioni e il suo paese d’origine non sono poi così tanto male. Ad esempio, dopo aver mangiato un panino con la mostarda, si dedica con tutt’altra passione a spazzolare un piatto di succosi maccheroni.

La pellicola cerca di trasmettere il messaggio che non sempre ciò che hanno gli altri è meglio di ciò che si ha. Riscoprire le tradizioni e i modi di vivere italiani permette di comprendere che il tanto agognato sogno americano non rappresenta sempre la soluzione. Tra queste tradizioni c’è anche quella di mangiare della buona pasta, come facevamo da piccoli, in compagnia di tutta la famiglia. Far rivivere questi momenti è il cavallo di battaglia di molti pastifici, tra cui La Pasta di Camerino.

Miseria e nobiltà

Il napoletano Antonio De Curtis, meglio conosciuto come Totò, è il protagonista del film Miseria e nobiltà, opera del regista Mauro Mattioli. Il principe della risata interpreta Felice Sciosciammocca, un povero scrivano di Napoli che, insieme a un suo amico fotografo, deve fingersi un aristocratico e parente di un marchese per poter arrivare a fine mese.

In una scena del film, Felice, dopo pochi istanti di esitazione, si fionda su un fumante di piatto di spaghetti e lo mangia addirittura con le mani, per sottolineare la fame che, purtroppo, regnava sovrana a Napoli in quegli anni. Poco dopo, però, lo stesso Totò si mette a ballare una tarantella che esprime la felicità di una persona povera per le piccole cose, come appunto un gustoso piatto di pasta. La scena vuole porre l’accento su come si possa essere nobili d’animo anche senza possedere un ricco patrimonio.
L’attore napoletano è stato un maestro nel far trasparire questa gioia pura e sincera, grazie alla sua mimica facciale, ed è stato capace di far rimanere indelebile la scena nella mente degli italiani.

Anche gli angeli mangiano fagioli

Non fatevi ingannare dal nome della pellicola, la pasta ricopre un ruolo centrale in questo film comico, che vede alla regia Enzo Barboni e tra gli attori l’inseparabile coppia formata da Bud Spencer e Terence Hill.

Quante volte abbiamo pronunciato l’espressione: <<questa pasta è una vera bomba>>? Ecco, nel film un piatto di pasta viene proprio utilizzato per far esplodere una bomba in una sala da pranzo, sempre mantenendo la chiave comica.

Quo vado

Fino ad ora abbiamo citati solo film piuttosto datati, ma anche la cinematografia italiana moderna ha voluto inserire la pasta nelle proprie scene. Ne è un esempio la pellicola Quo Vado di Checco Zalone. In uno spezzone del film, il comico pugliese, che nel lungometraggio si trasferisce in Norvegia per amore, si trova a dover mangiare un piatto di pasta preparato senza rispettare i canoni della cucina italiana, come spesso accade quando si viaggia da soli o in gruppo e si assaggia della pasta in un paese estero. Sbalordito, decide di togliere l’insegna del ristorante in cui sta consumando il pasto in una scena che fa sbellicare dalle risate.