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Ottimizzare il proprio sito in funzione del pubblico

Conoscere sé stessi, il prodotto, i propri obiettivi, e le caratteristiche del pubblico al quale ci si rivolge

Quando vi apprestate a realizzare un sito online o un blog dal quale volete trarre dei profitti, e decidete di contare sulle vostre sole forze senza avvalervi della presenza di un esperto, come un Consulente SEO, è necessario che abbiate le idee abbastanza chiare.

A partire da quelli che volete (o immaginate) come vostri clienti.

Chi è il vostro pubblico? Una domanda che tutto sommato potrebbe sembrare semplice, ma che in realtà diventa un quesito cruciale, che a sua volta schiude un universo di richieste collaterali: quali sono le preferenze di questo pubblico? Si tratta di clienti online o offline? Con quale tipo di piattaforma dimostrano maggiore confidenza e padronanza? Quali sono i loro problemi? E voi come ritenete di poterli aiutare coi contenuti che creerete sul vostro sito o blog (e ancor prima, come il servizio o il prodotto che siete intenzionati a proporre)?

Per rispondere a queste domande (in particolare all’ultima) dovete poi avere ben chiaro chi siete voi, cosa state offrendo, cosa vi caratterizza, e quello che al contempo vi distingue dagli altri.

Per facilitarvi la vita potreste iniziare stabilendo qual è il prototipo dei vostri clienti: età, città (regione o stato) di provenienza e residenza, attività svolte, livello d’istruzione, sesso.

Poi dovrete cercare di definire le loro preferenze in merito alla fruizione online: potete adoperare servizi come QuantCast.com che si basano su dati demografici per estrapolare questo genere di dati (si tratta di informazioni generiche ed anonime, ma è pur sempre un punto di partenza); oppure se siete in possesso di una banca dati di clienti, porre direttamente a loro la domanda (per esempio con un sondaggio via mail).

Dovrete indagare a proposito delle modalità di accesso al web, perché non serve a nulla realizzare il sito più bello del mondo, se questo non è visionabile su dispostivi mobili che magari rappresentano lo strumento di fruizione principale del segmento di pubblico al quale vi riferite; allo stesso modo, se vi rivolgete a clienti business che accedono soprattutto dalle postazioni di lavoro in ufficio, è meglio prevedere un sito che non impieghi plug-in complessi che un firewall aziendale potrebbe bloccare.

Ma, qualora decidiate di non servirvi di una consulenza SEO , dovrete essere voi stessi a capire cosa cercano i vostri potenziali clienti: divertirsi, informarsi imparare? Quanto tempo solitamente dedicano alla navigazione e ai contenuti? Si tratta di “consumatori mordi e fuggi” o di internauti con la passione per l’approfondimento?

In considerazione del fatto che secondo alcuni studi si hanno a disposizione non più di 8 secondi per coinvolgere un utente prima che se ne vada (in questo un titolo efficace paga in termini di qualche attimo in più che viene concesso prima dell’abbandono!), l’unico modo è sapere cosa stanno cercando. E darglielo, chiaramente!

Cosa volete invece voi? Che comprino qualcosa, che si iscrivano ad una newsletter, che lascino un like alla vostra pagina Facebook, che chiedano una demo del prodotto: insomma, qualsiasi cosa voi vogliate, è chiaro (anche in merito a quanto detto finora) che ottenerlo non è un gioco da ragazzi. E di certo necessita di innumerevoli competenze: quelle che in sostanza caratterizzano il lavoro di un SEO Analyst, che in extrema ratio possono essere sintetizzati in:

  • Analisi del sito e del settore di riferimento

  • ·       Ottimizzazione SEO on site

  • ·       Posizionamento siti web

  • ·       Digital PR