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Lambrusco & Gnocco fritto, un “matrimonio” perfetto

Il Lambrusco è il vino rosso frizzante italiano per eccellenza conosciuto in tutto il mondo. Negli anni ’70 e ’80 occupa il 50% delle esportazioni di vino italiano in America, e subito conquistò il palato degli americani che lo denominarono la “Coca-Cola italiana”. Ai giorni nostri rientra tra i vini di maggior valore aggiunto per la nostra economia, in quanto costantemente tra i più venduti.

E’ considerato uno dei vini più antichi, infatti sono stati ritrovati semi di vite silvestre risalenti all’età del bronzo nell’attuale zona di produzione del Lambrusco. L’etimologia della parola deriva dal termine latino labrum, che vuol dire orlo o margine, e ruscum invece che sta per pianta spontanea. Indicava quindi una pianta spontanea che trovava la sua adattabilità nella zona di Modena, l’odierna culla e patria di questo vino. Il Lambrusco raggruppa un gruppo di vitigni simili e di matrice comune, ma non identici e che hanno ricevuto il riconoscimento di Denominazione d’Origine Protetta dal 1970 per quanto riguarda  il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Salamino di Santa Croce e il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, mentre solo nel 2009 a tale certificazione si è aggiunto anche al Lambrusco di Modena. E’ un vino caratterizzato da un colore rosso rubino brillante con sfumature violacee e da una piacevole frizzantezza, con tipici sentori di frutta rossa e ciliegia in particolare.

Simile ad uno spumante, solitamente la rifermentazione avviene in autoclave, ma alcuni hanno iniziato a produrlo anche col Metodo Classico ossia rifermentazione dei lieviti in bottiglia. Ha una spuma fine e di colore roseo con media consistenza. Esiste anche la tipologia ferma di Lambrusco, ma è realmente poco diffusa. Al palato è fresco e sapido dal finale persistente che richiama ancora sentori di frutta e spezie percepiti già al naso. A tavola non è un vino impegnativo, anzi leggero è da bersi giovane ed accompagna piatti succulenti e grassi, come il cotechino o lo zampone oppure i lessi e i salumi tipici della tradizione culinaria dell’Emilia-Romagna.

A nostro parere è di perfetto gusto stilistico e di ideale connubio l’abbinamento del Lambrusco al culatello e gnocco fritto. Ciò garantisce un regale aperitivo, si unisce la mineralità e salinità del culatello di Parma alla croccantezza e fragranza della crosta del pane appena saltata in abbondante olio di arachide.

Ne deriva un corpo caldo che amalgama con cura il culatello sulle curve del pane ambrato; il tutto con un vino che non sovrasta ma accompagna con la sua morbidezza ed armonicità la beva.

Non risulta sopra le righe ed assume un tono contenuto di brio, concede ripetuti calici che con facilità trascinano l’assaggiatore su un binario di burro, lievito e candidi richiami di violetta al calice.

L’assaggio è sempre misurato, si propone l’abbinamento per tutto pasto e piace sia alle signore che ai signori. Non conosce preferenze di stagione, ideale durante l’estate, il Lambrusco è piacevolissimo berlo fresco all’aperto con amici e si propone sempre come un valido alleato anche durante le altre stagioni dell’anno.