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La gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro: il primo soccorso

Quando si pensa ad un luogo di lavoro si richiamano alla mente immagini di fabbriche, aziende o, comunque, siti in cui più persone operano  e si muovono per partecipare alla produzione, in un insieme magari complesso, ma strutturato ed organizzato. Purtroppo, però, a volte questo scenario cambia radicalmente e, per motivazioni diverse, si originano situazioni di emergenza, dalle conseguenze più o meno gravi.

La dottrina che ha decretato la nascita del primo soccorso aziendale prevede la disponibilità, sui luoghi di lavoro, di personale specificatamente addestrato ad intervenire in situazioni simili.

Intendiamoci: nulla a che vedere con il personale che fa capo al SSN e opera sulle ambulanze, nei Pronto Soccorso ospedalieri e nei nosocomi. L’idea non è sostituire queste figure, ma piuttosto disporre direttamente in azienda di personale che sappia come muoversi, in attesa dell’arrivo dei professionisti veri e propri. Il panico e l’incompetenza sono i due peggiori alleati che si possano avere durante un’emergenza, per questo è importante la formazione primo soccorso.

Gli studi indicano come i primi 10 minuti dal momento in cui si è verificato l’evento traumatico (il tempo medio necessario ad un’ambulanza  per arrivare sul posto dopo la chiamata) siano decisivi per la vittima del sinistro. 600 secondi che sembrano un’eternità, durante i quali la presenza di personale addestrato su che cosa fare (e a volte cosa NON fare) può garantire la sopravvivenza al malcapitato. Questo, in sintesi, è il primo soccorso.

Specificatamente previsto dall’attuale quadro normativo sulla sicurezza sul lavoro, lo stesso è normato in prima battuta dal D.Lgs. 81/08 e, più specificatamente, dal D.M. 338/03. Cominciamo col dire che l’istituzione del primo soccorso è un obbligo che grava sul datore di lavoro che è tenuto a prendere  i necessari provvedimenti in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza, in relazione  alla natura della attività e alle dimensioni dell’azienda o della unità produttiva. Quando abbia nominato il Medico Competente, il Datore di Lavoro può avvalersi della sua collaborazione.

Per capire quale formazione debba impartire ai lavoratori che ha individuato come adatti a svolgere il ruolo di addetti al primo soccorso, il Datore di Lavoro deve operare una valutazione ai sensi del già citato D.M. 388/03. In base alle dimensioni dell’attività, al grado di rischio presente e al numero dei lavoratori presenti egli dovrà stabilire in quale dei tre gruppi di rischio (A, B o C) siano ricomprese l’azienda o l’unità produttiva. A questo punto diverrà necessario procedere con la formazione dei lavoratori attraverso un corso di primo soccorso, obbligatoriamente erogato da personale medico e, quando possibile, in collaborazione con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. La legislatura prevede che nello svolgimento della formazione pratica il medico possa avvalersi della collaborazione di personale infermieristico o di altro personale specializzato.

I contenuti e la durata del corso primo soccorso sono diversi a seconda del gruppo di rischio a cui appartiene l’azienda o l’unità produttiva: il gruppo A è disciplinato dall’allegato 3, mentre i gruppi B e C seguono i dettami dell’allegato 4.

Le specifiche tematiche che tratta un corso primo soccorso aziendale possono essere così riassunte:

  1. Allertare il sistema di soccorso. Può sembrare una banalità, ma dare indicazioni chiare e precise ai soccorritori in un momento di concitamento dovuto ad un’emergenza può non essere così scontato;
  2. Riconoscere un’emergenza sanitaria;
  3. Attuare gli interventi di primo soccorso;
  4. Conoscere i rischi specifici dell’attività svolta;
  5. Acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro;
  6. Acquisire conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro;
  7. Acquisire capacità di intervento pratico.

In definitiva, come già detto in precedenza, una formazione utile e necessaria per far sì che gli eventuali infortunati possano essere assistiti nelle migliori condizioni possibili, in attesa dell’arrivo dei soccorritori veri e propri.