Cambiare lavoro a 40 anni: come farlo senza farsi prendere dall’ansia e dalla paura

Fare un cambio di lavoro è sempre una cosa rischiosa e che mette ansia e paura, ma fare questo passo a 30, 40, oppure a 50 anni è una cosa che mette, se possibile, ancora più e paura e ansia, ma questa è una cosa normale e superare queste Emozioni e possibile.

Ci possono essere un sacco di motivi che ci spingono a voler fare questo passo a 30 40 o 50 anni, magari a causa di rimpianti, per scelte sbagliate oppure per scelte che non abbiamo fatto in passato, o magari ancora perché ci rendiamo conto che il tempo passa inesorabile e che le nostre scelte, piano piano, si limitano sempre di più.

A prescindere dalla ragione che ci spinge a considerare questa ipotesi, è comunque innegabile che la stragrande maggioranza delle persone abbia pensato almeno una volta (e probabilmente molto di più), di fare il grande salto, licenziarsi e cambiare lavoro. A volte, inoltre, questa non è tanto una scelta, quanto più una necessità.

Vivere questo periodo di cambiamento fra i 40 e i 50 anni senza soccombere all’ansia, ma anzi mantenendo il controllo della situazione e delle nostre emozioni, ci dà la possibilità di affrontare questo periodo di transizione nella maniera più produttiva possibile, avendo, oltretutto, la possibilità di uscirne ancor più fortificati e coscienti delle nostre possibilità.

Avere l’ansia equivale a pre-occuparsi

Anzitutto, la prima cosa da ricordarci è che avere l’ansia vuol dire, come ci ricorda la Treccani, preoccuparsi e, preoccuparsi, è formato da due parole: “pre” e “occuparsi”, messe insieme, vogliono dire “occuparsi prima”. Occuparsi prima di una cosa che ancora non è accaduta, vuol dire sprecare le proprie risorse e le proprie energie per risolvere un problema che ancora non c’è o, perlomeno, non è ancora sufficientemente delineato da poterci permettere di stabilire un piano definito. Se noi andiamo in ansia, incominciamo a preoccuparci, vuol dire che incominciamo a sprecare e a disperdere le nostre energie e le nostre risorse, entrambe preziose alleate che ci possono permettere di trovare un lavoro migliore.

La cosa importante è fare

La seconda cosa da ricordarsi, altrettanto importante, è che spesso non arriviamo nemmeno al passo di fare effettivamente il cambio di lavoro, ma ci fermiamo prima, ci fermiamo al punto in cui ci lamentiamo del nostro lavoro attuale e semplicemente ci limitiamo a dire che vorremmo cambiare lavoro. Il fatto di cambiare lavoro, vuol dire sostanzialmente “fare”, vuol dire rimboccarsi le maniche e incominciare a fare un piano che ci possa, nel medio lungo periodo, portare a licenziarci e a trovare o addirittura creare un lavoro nuovo. Fai attenzione però che ho parlato di piano e di organizzazione del lavoro perché quando si parla di “fare” non si parla di fare a ruota libera, perché questo sarebbe di nuovo, uno spreco di risorse, tempo, ed energia.

Cambiare lavoro è più semplice se ci formiamo

Ad esempio, un modo che noi potremmo avere per fare è quello di iniziare dei percorsi di formazione. Quando ci vogliamo rimettere sul mercato del lavoro o quando vorremmo creare un lavoro dal nulla che potrebbe essere una nostra passione ma per cui non abbiamo una reale formazione, allora non ci resta nient’altro da fare che iniziare dei percorsi di formazione che ci diano le conoscenze necessarie per affacciarsi a questa professione. Il bello del periodo in cui viviamo è che abbiamo la possibilità di trovare qualunque corso di formazione che ci possa interessare in presenza, ma anche online (piattaforme come Udemy, ad esempio) sono ottime.

Iniziare da lavori pagati poco (o niente) per guadagnare esperienza

In alternativa, un altro modo per avere un po’ più di esperienza sulle spalle per poter trasformare, magari, una passione in un lavoro è quello di iniziare a lavorare gratis o con delle tariffe molto concorrenziali. Questo ci darà la possibilità di iniziare a bagnarci un po’ i piedi, e tastare un po’ il terreno, dandoci, allo stesso tempo, la possibilità di imparare cose nuove e, come dicevamo appunto, di fare maggiore esperienza.

Già che si parlava di esperienza, solo il fatto che tu voglia cambiare lavoro, vuol dire che al momento ne hai uno, e se sei un pochino in là con gli anni, è anche molto probabile che tu ne abbia avuto più di uno. Tutte queste esperienze possono essere messe, e anzi, dovrebbero essere messe in evidenza sul tuo curriculum vitae, strumento fondamentale per trovare lavoro nel caso tu non ti senta pronto per crearne uno tuo.

Il fatto di cambiare lavoro, soprattutto se sei nella fascia d’età fra i 30 e i 50 anni è un argomento molto variegato e con diverse sfaccettature. Se sei interessato all’argomento di cambiare lavoro se hai quarant’anni o giù di lì, ti invito a continuare a leggere qui per saperne di più.