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Caffè, quante curiosità nascoste in una tazzina

Il caffè è una bevanda dalle origini antichissime, consumata pressoché in tutto il mondo. Impossibile non amarla, specie per noi italiani che siamo degli autentici cultori del nero elisir, da concederci in tanti momenti della giornata. A condizione che sia buono e fragrante, come quello proposto da Cialdamia in tante tipologie e gusti, tra le quali le vantaggiose compatibili nespresso. Per approfondimento, e soprattutto per divertirci un po’, abbiamo scovato le curiosità più strane in merito al caffè e al suo mondo. Eccole.

La sua scoperta? In Etiopia

 La leggenda vuole che il caffè sia stato scoperto in Etiopia nel’800 dopo Cristo da un gruppo di pastori. Questi notarono l’effetto che la caffeina aveva sulle loro capre, decisamente più “vispe” dopo aver mangiato bacche di caffè. Così, grazie all’arguzia di un monaco, provarono a fare una bevanda con le bacche. Il primo successo? Riuscivano a stare svegli anche di notte.

Scambi mondiali

 Il caffè è una delle merci più scambiate al mondo. Secondo l’organizzazione Global Exchange, sulla Terra ci sono circa 25 milioni di contadini in oltre 50 paesi coinvolti nella produzione di caffè.

Prima cibo, poi bevanda

 Prima di finire nella tazza, il caffè è stato per lungo tempo consumato come cibo. Le bacche di caffè venivano infatti mescolate con del grasso, così da creare una sorta di snack energizzante. Dalla polpa delle bacche è stato prodotto anche una specie di vino.

Una miscela bandita

 Nel corso della sua lunga storia, il caffè è stato anche più volte bandito. Ad esempio, in Inghilterra nel 1511 fu vietato perché i leader credevano che stimolasse il pensiero radicale. E i sacerdoti italiani del XVI secolo tentarono di proibirlo perché considerato “satanico”.

George Washington è l’inventore del caffè istantaneo

 Niente a che vedere con il celebre presidente degli Stati Uniti d’America, solo un caso di fu proprio il omonimia. Fu proprio il chimico George Constant Washington a sperimentare per primo una miscela solubile istantanea.

Già l’aroma ci fa mettere in moto

 Un team di scienziati ha rivelato che ci si sveglia semplicemente inalando l’aroma del caffè: il profumo, infatti, attiva alcuni processi cerebrali che riducono gli effetti della privazione del sonno.

Un alleato contro l’Alzheimer

 Secondo alcuni studi scientifici, i bevitori di caffè corrono meno rischi di ammalarsi di Alzheimer.

Finlandesi, campioni di consumo

 Sembrerà strano, ma i maggiori appassionati di caffè al mondo sono i nordici finlandesi. La media del consumo pro-capite, nella popolazione adulta, è di quattro o cinque tazze di caffè al giorno. Dall’altra parta della classifica si piazzano i portoricani, con un consumo di soli 400 grammi a testa.

Brasile il primo produttore

 La maggior parte del caffè arriva dal Brasile. Il paese con Rio produce il 40% del caffè commercializzato al mondo, il doppio del secondo e terzo produttore, rispettivamente Colombia e Vietnam.

Alito cattivo? Solo cattiva pubblicità

 Il timore che bere caffè possa provocare alito cattivo è infondato. Anzi: in base a uno studio condotto da degli scienziati israeliani, sarebbe proprio l’opposto. Il caffè, infatti, inibirebbe il proliferare di un batterio che provoca l’alitosi.