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Caduta dei Capelli: Quali sono i falsi miti e le bufale da sfatare?

Sono davvero tante le bufale in circolazione sul web, e non solo, riguardanti la caduta dei capelli.

Capelli: gli 8 miti da sfatare

Si tratta per la maggior parte di luoghi comuni basati su credenze popolari che vengono dati per assodati e generano confusione facendo mal pensare rispetto a quelle che sono le nostre abitudini quotidiane sull’uso di shampoo o di altre pratiche legate alla salute del nostro cuoio capelluto. Di seguito ecco alcuni dei più noti: 

1) L’unica cosa che arresta la caduta dei capelli è il pavimento

Chi non ha mai sentito almeno una volta questa frase? Questa leggenda metropolitana è legata soprattutto alla classica calvizie nota anche come alopecia androgenetica che, secondo l’opinione popolare, è incurabile e quindi bisognerebbe accettare con rassegnazione. Fortunatamente le cose non stanno proprio così in quanto al giorno d’oggi esistono delle terapie contro la calvizie comune che consentono di ottenere buoni risultati soprattutto se si agisce ai primi segnali. Siti specializzati come Calviziehelp.it affrontano in modo approfondito le modalità con cui si può combattere l’alopecia androgenetica.

2) Lavare spesso i capelli li fa cadere

Alcuni sostengono che lo shampoo, possa far perdere i capelli mentre invece spazzolare maggiormente i capelli li rende più sani. Queste sono frasi che sentiamo molto spesso ed in giro su moltissimi siti, ci sono anche una serie di consigli sui rimedi da utilizzare più o meno realistici. La verità però è che lo shampoo non può influire sulla caduta del capello. Tutt’alpiù usando prodotti troppo aggressivi e di scarsa qualità, si può danneggiare il fusto… che però ricordiamo essere costituito da cellule morte.

3) Tagliare i capelli li rinforza

Uno tra i miti principali da sfatare e di bufale che bisogna assolutamente smentire, è la convinzione che tagliare spesso i capelli li faccia crescere più forti. Questo non è vero perché, come accennato sopra, la parte visibile del capello è in realtà costituita da cellule morte di cheratina e quindi tagliarle o meno non può inluire in alcun modo sulla crescita. Al massimo può essere una pratica utile a liberarsi delle doppie punte. 

4) Capelli Bianchi: Guai a strapparli!

Un’altra diceria rispetto al fatto che chi si strappa un capello bianco ne fa ricrescere due. Questa decisamente è una vera e propria leggenda metropolitana priva di alcun fondamento. 

5) Tingere i capelli fa male

Certamente la tintura per capelli è un composto che di naturale ha poco e quindi l’idea che farsi una tinta possa far male alla salute non è del tutto infondata. Qui molto si basa sulla qualità dei prodotti utilizzati. Prediligendo colorazioni prive di ammoniaca e prodotte da aziende certificate, la tintura dei capelli è un’operazione che si può fare con ragionevole sicurezza.

6) Se raggiungi i 30 anni con i capelli, non li perderai più 

Anche questa è una leggenda metropolitana in quanto penso che in molti possiate conoscere esempi di persono che hanno iniziato a perdere i capelli ben dopo i 30 anni. Purtroppo infatti l’alopecia androgenetica non si pone limiti di età.

7) Lacca e Gel fanno perdere i capelli

Considerata la già citata natura del fusto capillare che è appunto costituito da cellule a tutto gli effetti morte, l’applicazione di prodotti non può influenzare l’attività del bulbo sotto la cute. Eventualmente prodotti scadenti potranno danneggiare il fusto, ma non di certo infuire sulla caduta.

8) Il Phon rovina i capelli

Il capello, essendo materiale organico è sensibile al calore e in effetti brucia anche molto facilmente. Quindi usare piastre con frequenza eccessiva può portare danni. Ma in realtà utilizzando un phon comune, se non è troppo caldo, non ha alcun tipo di effetto negativo sul cuoio capelluto. 

Conclusioni

Insomma, ci sono anche tante altre voci che sono state smentite rispetto alla salute dei capelli e bisogna fare attenzione a ciò che si legge sul web perché molto spesso potrebbe trattarsi di bufale. Quindi se avete qualche dubbio in merito, la cosa migliore è sempre quella rivolgervi sempre a un medico possibilmente esperto in dermatologia.