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Tricopigmentazione: la nuova frontiera della lotta alle calvizie

La Calvizie è una patologia comune che colpisce soprattutto il sesso maschile. Esistono svariati rimedi che si propongono di risolvere alopecie e diradamenti ma spesso con scarsi risultati o esiti insoddisfacenti. Poiché l’alopecia più comune, quella androgenetica, è prevalentemente causata dagli ormoni maschili che attaccano il bulbo del capello fino ad atrofizzarlo, le terapie farmacologiche bloccano solo temporaneamente la caduta dei capelli, lasciando che questa presto o tardi riprenda.
Esistono poche soluzioni definitive al problema e sicuramente l’autotrapianto di capelli è una di queste.
Non sempre però il trapianto è possibile: per ragioni di costo elevato, quantità di capelli da trapiantare insufficiente a coprire la zona calva o per altre ragioni personali. Da qui nasce una nuova moderna tecnica in grado di risolvere efficacemente il problema: la tricopigmentazione. Questa metodologia deriva dal tatuaggio, suo lontano parente, fino a diventare oggi una disciplina radicalmente diversa sotto molti aspetti. La tricopigmentazione può essere definita una pigmentazione specifica per il cuoio capelluto, in grado di creare la perfetta illusione del capello.

Cos’è la tricopigmentazione

Sebbene sia praticata in Italia già da alcuni anni, solo recentemente si sta diffondendo nelle principali città, con ottima soddisfazione di coloro che vi si sottopongono.
Lo studio di Roma TricoRepair ci svela in dettaglio in cosa consiste la tricopigmentazione ed alcuni segreti di questa disciplina.
Si tratta, nello specifico, di una introduzione di speciale pigmento nello strato meno profondo del derma, appena sotto l’epidermide, attraverso un ago sottilissimo collegato ad un macchinario. Il dispositivo in questione può essere paragonato ad una evoluzione della macchina da tatuaggio, ma la struttura, dimensione e movimento dell’ago sono studiati per il cuoio capelluto.
La tricopigmentazione utilizza tecniche di pigmentazione puntiforme: i punti di pigmento rilasciati secondo questa tecnica vanno a simulare visivamente la presenza di capello. Da qui nascono i due principali effetti che si possono ottenere: un effetto densità idoneo per capelli lunghi e un effetto rasato idoneo per chi porta i capelli sempre corti raso pelle. E’ inoltre possibile camuffare inestetismi del cuoio capelluto quali cicatrici, sempre grazie ad una tricopigmentazione idonea a trattare questo tipo di pelle.

Come funziona l’Effetto rasato e l’effetto densità

A differenza dell’effetto rasato, alcune persone immaginano l’effetto densità come una pigmentazione che va a disegnare un effettivo capello lungo sulla pelle per ottenere l’effetto di infoltimento ma, come ci spiega la TricoRepair, non è così. L’effetto densità è una variante dell’effetto rasato, pertanto la pigmentazione è puntiforme ma di colore più intenso. Pigmentare la cute per simulare un capello lungo avrebbe risultati scarsi perché la forma e la posizione del capello naturale variano, i capelli pigmentati no. Pertanto l’effetto densità, sebbene realistico, mira a creare più un’ombreggiatura al di sotto del capello naturale e l’effetto ha buoni risultati solo se i capelli del soggetto non sono eccessivamente diradati, in questo caso la trasparenza del cuoio capelluto sarà eliminata efficacemente.

L’effetto rasato è invece un effetto totalmente realistico: è adatto a qualsiasi persona indipendentemente dalle zone colpite da alopecia e l’unico vincolo è rappresentato dalla lunghezza del capello. Infatti sebbene il trucco non si percepisca nemmeno a pochi centimetri di distanza, affinchè l’effetto sia realistico occorre mantenere il capello praticamente rasato a pelle. TricoRepair consiglia una lunghezza che non superi il millimetro.

Risultato immediato, nessuna particolare cura per preservare l’effetto

Il perché del successo della tricopigmentazione è presto detto: riunisce in una sola tecnica i vantaggi di altre soluzioni, eliminandone però gli svantaggi.
Le principali caratteristiche della tricopigmentazione sono:

– effetto immediato in appena 3-4 sedute
– costi molto inferiori a quelli dell’autotrapianto
– nessuna cura necessaria per mantenere l’effetto
– permette di mantenere inalterato lo stile di vita
– sono sufficienti 2 sedute l’anno per mantenere l’effetto al top
– non arreca alcun tipo di danno estetico o alla salute

Va infine detto che la tricopigmentazione può essere considerata un’alternativa o un complemento alle altre soluzioni anticalvizie, pertanto chiunque può trarne giovamento a patto di essere seguiti da un tecnico specialista, evitando spiacevoli inconvenienti che potrebbero essere facilmente causati da un operatore estetico generico non esperto.