Le strategie di brand positioning per posizionare un marchio 

Nella vita quotidiana, siamo spesso influenzati dal brand positioning più di quanto pensiamo. Ogni giorno, noi acquistiamo beni e servizi e nel farlo siamo spinti certamente da bisogni (più o meno indotti); ma nella scelta del marchio, il brand positioning fa davvero la differenza. Le strategie di marketing e comunicazione ci spingono a ritenere determinati marchi più rilevanti, seri, competenti e affidabili. Per alcuni marchi siamo disposti anche a spendere di più per prodotti o servizi simili. Tutta colpa del brand positioning, le strategie che permettono di percepire un marchio in una certa maniera.

Le strategie di branding ci spingono a ritenere determinate aziende come più affidabili; oppure, ci spingono a provare determinate sensazioni o emozioni quando acquistiamo prodotti di un certo brand. In ogni caso, grazie a queste strategie siamo sempre spinti ad acquistare determinati prodotti.

Viceversa, un prodotto con un marchio non conosciuto spesso è percepito dal consumatore come poco importante, scadente, scialbo, insomma, non raccomandato. Basta pensare ad alcuni dei marchi più famosi del mondo per realizzare che è così… di conseguenza, ogni azienda (anche piccola o media) dovrebbe fare brand positioning. Dovrebbe, quindi, elaborare delle strategie per far conoscere il suo marchio al grande pubblico e di conseguenza creare emozioni, sensazioni positive rispetto al proprio brand, spingendo così i consumatori all’acquisto. L’obbiettivo delle strategie di brand positioning è quello di posizionare l’azienda: in una posizione, si intende, alta nel mercato, positiva rispetto alla concorrenza. Per fare ciò bisogna anche esaltare la propria cultura aziendale, i valori, gli elementi che permettono di distinguersi dalla concorrenza e di farsi vedere unici agli occhi dei clienti.

Come fare brand positioning: qualche consiglio

Ci siamo: quali sono i consigli principali per fare brand positioning in modo efficace?

  1. Conoscere a fondo il proprio brand. Può sembrare banale ma in primo luogo per fare brand positioning bene è necessario conoscere la storia del proprio brand, analizzare l’identità dell’azienda, i suoi punti di forza. Quali sono gli elementi di base del marchio, i valori, cosa lo distingue e lo rende davvero unico nel mercato se paragonato alla concorrenza? Quali esigenze e bisogni unici soddisfa il tuo marchio, rispetto alla concorrenza? Si tratta di domande fondamentali da soddisfare per fare bene brand positioning.
  2. Rivedere, se necessario, il logo. A volte una buona campagna di brand positioning richiede anche di rivedere la scelta stilistica del logo, la grafica, i colori. Una strategia di branding che mira a posizionare bene un marchio può avere bisogno di una ristrutturazione, quindi, anche molto profonda. Non dimenticate che la scelta del logo e dei colori è fondamentale anche a livello inconscio per un consumatore.
  3. Distinguiti e non imitare. Nel brand positioning non bisogna mai e poi mai cercare di imitare delle formule famose che hanno funzionato. Dovete creare qualcosa di unico e originale, assolutamente vostro, che rimanga impresso nella clientela. Uno scimmiottamento di un’altra catena o brand non solo porta confusione ma vi farà apparire in cattiva luce da parte della clientela: insomma l’effetto opposto, rispetto a quello che speravate di ottenere.
  4. Investite. Investite in questa strategia perché è fondamentale, anche per una piccola azienda di un piccolo segmento di mercato: serve a fidelizzare i clienti ed ha effetti a lungo termine, per cui è bene cercare di investire in questo tipo di strategia di marketing.
  5. Conosci la concorrenza. Nel brand positioning non dovete imitare ma dovete conoscere molto bene come si muove la concorrenza, che tipo di approccio usa nel brand positioning per potervi posizionare bene sui vostri punti di forza rispetto al resto del mercato.