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Alopecia areata: sintomi, cause e cure

Tipi di alopecia areata

L’alopecia areata viene considerata una reazione autoimmune dell’organismo, in cui il sistema attacca (erroneamente) peli e soprattutto capelli. Questo disturbo può verificarsi, una tantum o ciclicamente, in ambedue i sessi, in ogni fascia di età anche se è stata diagnosticata con più frequenza in bambini ed in adolescenti.

Non ha legami diretti con altri disturbi, ma con una certa frequenza viene rilevata in contemporanea a disturbi della tiroide o della vitiligine.

La malattia si manifesta con l’improvvisa caduta dei capelli o della barba, in piccole chiazze, in genere di forma rotondeggiante. Generalmente le zone più colpite sono quelle temporali ed occipitali della testa.

Vediamo quali sono le cause, le cure previste e i rimedi naturali dell’alopecia areata.

Alopecia areata come si manifesta

La malattia si manifesta con chiazze rotondeggianti e prive di peli, presenti in maniera singola o multipla, ai margini delle quali troviamo capelli corti e rotti. Normalmente la parte più colpita è il cuoio capelluto, ma in alcuni casi anche la barba.

Nel caso di una perdita completa dei capelli (quindi senza chiazze) siamo di fronte all’alopecia totale.

Quando le chiazze si estendono nelle zone laterali e posteriori del capo siamo di fronte all’ofiasi; mentre quando la parte interessata è quella della sommità del capo parliamo di ofiasi inversa.

Quando tutto il corpo viene colpito dalla perdita di peli e capelli siamo di fronte alla più rara alopecia universale.

Le unghie possono fessurarsi ed irruvidirsi, in alcuni casi la lunula dell’unghia può arrossarsi.

Alopecia areata cause

Per individuare e diagnosticare la malattia potrebbero essere necessarie delle analisi (soprattutto per poter escludere altri eventuali disturbi) e sicuramente una accurata valutazione medica di unghie, cuoio capelluto e superficie corporea.

Le cause dell’alopecia areata sono costituite da degli auto – anticorpi che vanno ad attaccare il follicolo pilifero in fase anagen (cioè di crescita), il quale reagendo all’attacco passa velocemente alla fase telogen (caduta) visto che in questa fase non viene aggredito.

Ecco perchè nelle chiazze troviamo capelli corti e spezzati.

Solo con la rimozione della causa scatenante della reazione autoimmune si potrà pertanto far cessare questo “attacco” ed assistere alla ricrescita dei capelli.

Le cause ovvero i fattori scatenanti della patologia autoimmune possono essere molteplici:

  • cause genetiche
  • forte stress
  • malnutrizione
  • disfunzioni del sistema endocrino
  • infezioni

Alopecia areata cure

Come curare l’alopecia areata? In realtà non esistono cure specifiche che possono risolvere definitivamente il disturbo dell’alopecia areata.

Tra le cure per alopecia areata che hanno dato risultati discreti troviamo:

  • farmaci corticosteroidi
  • farmaci applicabili direttamente sulla cute
  • In alcuni casi baricitinib o metotressato
  • Laser e foto terapia

I corticosteroidi vengono direttamente iniettati nella zona interessata dalla chiazza di calvizie. In alcuni casi per le estensioni maggiori essi possono essere applicati topicamente oppure assunti oralmente.

Alcune sostanze come Antralina, dibuitilestere di acido squarico e/o difenilciclopropenone vengono applicati per indurre una reazione allergica e/o irritante che in alcuni casi fa ricrescere i capelli. Questo trattamento d’urto viene solitamente effettuato su pazienti che non hanno avuto reazioni positive agli altri trattamenti.

Nei casi ritenuti più gravi si arriva a prescrivere il metotressato, farmaco ad uso orale in combinazione con i corticosteroidi anch’essi ad uso orale.

Il laser facilita la vascolarizzazione del follicolo pilifero permettendo così la crescita di capelli sani e robusti. La fototerapia invece corrisponde ad una tecnica curativa a base di esposizione alla luce che aiuta molto le persone affette da problemi dermatologici ma anche del sonno e per alcune malattie di natura psichiatrica.

In alcuni casi, quelli meno gravi, il medico può decidere con il benestare del paziente, di attendere che la malattia si risolva in maniera spontanea (di solito bastano pochi mesi). Ovviamente maggiore è l’estensione della malattia e minore è la possibilità di una regressione spontanea.